ALFIERI Attilio
Loreto, 16 febbraio 1904 – Milano, 22 aprile 1992. Lavora come decoratore ed affrescatore a Loreto, poi a Piacenza, infine a Milano dal ’25, dove frequenta i corsi serali di pittura all’Accademia di Brera e al Castello Sforzesco. Dopo un breve periodo trascorso in Brianza torna a Milano. Frequenta Birolli, i chiaristi e i futuristi di Corrente. La sua prima personale viene organizzata al Circolo Filologico di Milano nel ’34. Partecipa a varie edizioni della Quadriennale di Roma e del Premio Bergamo. Nel ‘40 espone due opere alla Biennale di Venezia dove è di nuovo presente nel ‘42, e nel ‘44 con una parete. Il suo nome comincia ad essere conosciuto ed apprezzato anche all’estero, partecipa a numerose collettive e personali. Gli anni ’60 e ‘70 sono quelli di mag- giore attività espositiva e di conseguente notorietà. Stimolato dal continuo susseguirsi di straordinari avveni-menti, dalle tragiche morti dei Kennedy, del Che e di Martin Luther King, dal ‘68 ed agli anni del terrorismo, produce una serie di quadri, ricorrendo all’uso del collage e delle fotografie. Nel ’73 realizza delle serigrafie ed una serie di opere raccogliendo materiali ed oggetti trovati per strada. Si susseguono le esposizioni personali e tra i numerosi attestati che hanno caratterizzato gli ultimi 30 anni della sua vicenda artistica si ricorda il Di- ploma medaglia d’oro alla riconoscenza (‘88 Provincia di Milano).
QUOTAZIONI *
Quotazioni pubblicate su ARTSHOP
olio su tela - 74x119 - € 2.500-3.000
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