ROSAI Ottone
Ottone Rosai (Firenze, 28 aprile 1895 – Ivrea, 13 maggio 1957). Frequenta a Firenze l’Accademia di Belle Arti, da cui viene espulso dopo pochi anni per cattiva condotta. Prosegue come autodidatta e, grazie agli incontri con Giovanni Papini e Ardengo Soffici si avvicina all’arte futurista. Da qui traggono ispirazione le sue prime opere. Antecedente al rigore pittorico degli anni Venti e Trenta, alla fase futurista si alterna un breve periodo cubista. Nel novembre 1920 tiene la sua prima esposizione personale a Firenze. Nel periodo della maturità, si dedica all’osservazione degli umili e alla descrizione di scene di vita quotidiana. Queste sono riconducibili ad una fase della pittura italiana che può definirsi post-futurista, caratterizzata dal ritorno all’ordine formale, da contorni nitidi e colore ricco. La sua pittura si ispira fortemente a Cézanne, ma allo stesso tempo, resta tipicamente fiorentina e in essa riecheggia il Quattrocento di Masaccio. Negli anni Trenta il disagio esistenziale lo conduce a vivere in luoghi isolati, lontani dalla comunità e la sua opera si carica di collera e di pessimismo. Nel 1932 arriva la sua consacrazione a pittore di massimo livello con una personale a Firenze a Palazzo Ferroni e successivamente a Milano, Roma e Venezia. Nel 1942 gli viene assegnata la cattedra di pittura all’Accademia di Firenze. Negli anni Cinquanta comincia a farsi conoscere in ambito internazionale, partecipando a varie rassegne in città europee: Zurigo, Parigi, Londra e Madrid. A Venezia, in occasione della Biennale del 1956, viene allestita una grande retrospettiva della sua opera. Nel 1957, mentre cura ad Ivrea l’allestimento di una sua personale, muore colto da infarto.
QUOTAZIONI *
“Uomo sulla strada”, 1955 olio su tela cm 50 x 65 - Milano, Sotheby’s 21/11/06 €18.000
“Paesaggio”, 1923 olio su tela cm 44 x 58 - Prato, Farsettiarte 02/12/06 €169.400
* E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.
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