ROSSI Gino
Gino Rossi (Venezia, 6 giugno 1884 – Treviso, 16 dicembre 1947). Nel 1907 assieme all’amico scultore Arturo Martini si reca a Parigi, dove è attratto dalla pittura di Gauguin, di Van Gogh e dai Fauves. Partecipa alle mostre di Ca’ Pesaro a Venezia, che svolgevano un ruolo stimolante per il rinnovamento della cultura italiana, in opposizione all’esposizione ufficiale della Biennale di Venezia. Ancora con Martini ritorna a Parigi nel 1912, dove espongono insieme al Salon d’Automne, accanto a Modigliani. Il suo primo periodo, dal 1908 al 1914, è sottolineato da una serie di opere eseguite nei periodi di soggiorno a Burano ed Asolo. Burano, per lui e altri pittori veneziani, costituisce una specie di rifugio,come la Bretagna per i francesi. Paesaggi bretoni, vedute di Burano e scorci asolani rivelano influenze diverse, dal sintetismo di Gauguin a certe stilizzazioni liberty. Ma a queste opere, colme di esaltante colore, se ne contrappongono altre in cui l’artista denuncia una rigorosa ricerca formale. Il richiamo alle armi, il dramma della guerra e le vicende familiari, scuotono irrimediabilmente il suo equilibrio mentale. Il ritorno in patria, con nuovi contatti artistici, gli aprono più ampie visioni ed indirizzi, che portano la sua pittura verso il Cubismo. Dal 1918 al 1924 realizza alcune opere che lo pongono, come la critica riconoscerà tardivamente, tra i più grandi artisti all’origine dell’arte moderna italiana. Nel 1925 però il suo male si acuisce, fino a condurlo al manicomio Sant’Artemio di Treviso. Da qui non ne uscirà più, fino alla sua morte.
QUOTAZIONI *
“Paesaggio asolano”, 1912 olio su cartone cm 30 x 24 - Prato, Farsettiarte 02/12/06 €82.960
* E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.