Enciclopedia d'Arte Italiana
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FESTA  Stefano



Stefano Festa nasce a Milano. A dodici anni, nel 1970, incontra il pittore post-cubista Ibrahim Kodra, amico ed erede artistico di Picasso, che riconosce in Festa notevoli attitudini artistiche. Giovanissimo, Festa inizia a frequentare assiduamente lo studio milanese del Maestro come allievo, e poi come assistente, per 22 anni, sino al 1992, seguendolo nella sua frenetica attività sia in Italia che all’estero. La pittura di Kodra, che ha esposto anche con Kokoschka, Picasso, Matisse, Mirò, Modigliani, e la frequentazione dell’ambiente artistico gravitante intorno al Maestro eserciteranno una grande influenza sulla formazione artistica di Festa e sullo sviluppo di un suo particolare impegno sociale per la promozione e la tutela dell’arte e degli artisti. Tra i personaggi illustri che il giovane Festa incontra e conosce da vicino, si annoverano poeti, registi, attori, pittori quali, solo per citarne alcuni, Montale, Strehler, Calindri, Russoli, Queen, Guttuso, Zichichi, Fò, Munari, Bay, Rotella. Fondamentale l’incontro con Giorgio De Chirico nel 1974, che porterà Festa a concretizzare una nuova corrente artistica denominata "Psicosimbolismo" di cui è oggi ritenuto il caposcuola. L’opera di Festa è fortemente orientata in chiave freudiana. Sulla scacchiera, (che rappresenta la "scacchiera della vita" dove ognuno gioca la propria "partita"), supporto spaziale e ideale, si confrontano le forze dell’Io, rappresentato dal simbolo dell’elmo, in dialettica opposizione con gli impulsi istintivi dell’Es e le istanze del Super Io. Successivamente svilupperà la Archeosofia e la Blusofia. 1979: (Anno Internazionale del Fanciullo) realizza per l’UNICEF l’opera dal titolo "Prospettiva sul loro futuro". Negli anni a seguire, Stefano Festa lega il proprio nome a quello di grandi Maestri dell’Arte contemporanea (Accame, Bay, Brindisi, Fabbri, Warhol, Viviani, Treccani, Rotella, Restany, Tadini, Haring, Bianco) in numerose mostre collettive e personali. 1990: apre il suo primo studio a Milano, nel Palazzo Terragni, (quartiere "Isola" che sta oggi diventando il quartiere dell’arte e della moda). E’ inserito nel libro "Ritratti di pittori" di Peter Boggia (Editore "La Gazzetta del Mattino" di Roma) con De Chirico, Guttuso, Lam, Miro’, Tozzi, Music, Manzù e altri. 1991: è invitato a partecipare a un’importante mostra dedicata a Piero della Francesca (in occasione del quinto centenario della morte) patrocinata dal Consolato Italiano di New York. In Italia, la mostra è ospitata alla Pinacoteca di Brera a Milano, al Palazzo Ducale di Urbino, al Centro Modigliani di Scandicci e in altre prestigiose sedi, prima di ritornare a Urbino in forma stabile (organizzazione D’ARS Agency, Milano). 1992: unitamente a Fiume, Tadini, Brindisi e altri artisti, Festa realizza, nell’aula IV della Pretura Penale del Tribunale di Milano, l’affresco dal titolo "Lotta giuridica", opera di imponenti dimensioni che ha riscosso grande successo e un ottimo interessamento dei media. 1994: in occasione del Primo Centenario della Bandiera dell’Arma dei Carabinieri, realizza due francobolli commemorativi. 1997: nel prestigioso Centro Culturale di Atene, invitato dal Ministero della Cultura Ellenico, Festa espone 60 opere nella mostra personale "Archeosofia del futuro" (presentazione Antonia Cagnoni). La mostra riscuote un tale interesse che l’Istituto Italiano di Cultura di Atene, in sinergia con le istituzioni cittadine, organizza un’ulteriore mostra nella zona di Marussi dove parecchie centinaia di persone intervengono all’inaugurazione. Nello stesso anno, viene posizionata, nella Sala Stampa dell’Arma dei Carabinieri di Milano, l’opera "Cento anni dei Carabinieri in missione di pace nel mondo". 1998: la mostra "Archeosofia del futuro", presso la Torre Viscontea, Museo Civico di Lecco, ottiene un grande successo di pubblico con oltre mille persone presenti all’inaugurazione e quattromila visitatori. Nella stessa mostra Stefano Festa presenta alcune opere appartenenti alla "Blusofia" (presentazione catalogo di Norman Zoia). L’opera "Stimolo alla Ricerca", realizzata a favore della ricerca contro l’Aids, viene donata all’Ospedale Maggiore Niguarda Cà Granda, in una cerimonia di consegna svoltasi nella sede della Sala Stampa della Regione Lombardia. Progetta il Premio "Angelo Dell’Anno" prendendo contatto con il Corriere della Sera e con altri quotidiani nazionali. 1999: Festa presenta ufficialmente il Premio "Angelo Dell’Anno" al Grand Hotel et de Milan, dinanzi a un migliaio di persone entusiaste, che lo hanno poi regolarmente seguito in tutte le edizioni. L’Angelo dell’Anno premia i cittadini, illustri e non, che si sono distinti per opere di solidarietà verso il prossimo. Intervengono all’evento numerose personalità appartenenti a tutte le categorie sociali (ambiente, sociale, integrazione, sport, ricerca, sicurezza, moda, spettacolo, cultura, comunicazione, industria). Il premio, consegnato agli “Angeli dell’Anno", consiste in un’opera pittorica di Festa, personalizzata a seconda del ricevente, una foto ritratto realizzata dal fotografo internazionale Bob Krieger e da un gioiello della maison Mario Buccellati (realizzato in esclusiva per il Premio) . 1999/2000: prima edizione del Premio, seguito da un’eco stampa imponente e destinato a diventare uno degli eventi cardine nel panorama milanese. Negli anni dal 2000 al 2004 instaura importanti contatti in Italia e all’estero, riceve premi e riconoscimenti, realizza opere pubbliche e private tra le quali: nel 2000 "Medaglia d’Oro del Comune di Milano per il Sociale" e "Targa della Provincia di Milano per la Cultura", nel 2003 "Coppa Italia della Solidarietà" realizzata per l’Associazione Nazionale Calcio Tv (Direttore Generale Vittorio Fagioli) e nel 2004 l’opera per il 110° anniversario della fondazione della Società Edificatrice Niguarda (1894-2004), Presidente Giovanni Poletti. 2004: Festa fonda "SolidArte" onlus - Associazione Socio-Culturale che promuove la solidarietà per l’arte e per gli artisti (www.solidarte.it), presentata ufficiosamente in giugno in una serata ospitata da "Lions Club Milano Leonardo da Vinci", in anteprima in agosto alla Biennale d’Arte "Angelo Garofalo" di Lioni (AV) e ufficialmente nel mese di settembre presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi " di Milano, con il concerto della Krasnoyarsk Chamber Orchestra, alla presenza di Sergej Krylov, Claudia Buccellati, Bob Krieger, Vittoria Palazzo, Enrico Beruschi, Oriella Dorella, Mario Giuliacci e altre illustri personalità. 2005: Festa lancia dalle pagine del quotidiano “Il Giorno” una campagna di sensibilizzazione "Salviamo i Navigli e i suoi Artisti" per la tutela delle botteghe degli artisti e degli artigiani della zona storica dei Navigli, i canali fluviali progettati da Leonardo da Vinci, minacciati da una crescente commercializzazione di massa che snatura il sapore antico di tali luoghi. La crociata di Festa viene ripresa dal “Corriere della Sera”, da “La Repubblica” e da altri importanti quotidiani, innescando un dibattito culturale con l’intervento di numerosi opinionisti illustri e delle autorità istituzionali. 2007: ottava edizione del Premio" Angelo dell’Anno" al Teatro Dal Verme, (oltre 1700 presenze), sempre patrocinata da Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia. Tra i premiati con un’opera artistica di Festa figurano personaggi quali Philippe Daverio, già assessore alla Cultura al Comune di Milano, Milena Gabanelli, reporter di Rai 3, Fiorenzo Galli, Direttore del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, Enrico Ruggeri, il popolare cantautore, Gennaro Gattuso, il campione mondiale di calcio, Mont Blanc, brand di fama internazionale. E questi sono solo alcuni nomi, senza dimenticare il Lama Gangchen, che si aggiungono ai numerosi personaggi premiati nelle edizioni precedenti, tra questi, la stilista Miuccia Prada, lo scrittore Giuseppe Pontiggia, il regista Alberto Lattuada e tanti altri. Sempre nel 2007, in occasione del 146esimo anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, Festa promuove a Palazzo Cusani (in collaborazione con il Generale Comandante dell’Esercito della Lombardia e con il Presidente del Consiglio Comunale di Milano) la I^ edizione de " Esercito in...Festa", nel cuore di Brera, una giornata all’insegna dell’arte, con l’intervento di artisti illustri, soci di SolidArte, personalità cittadine istituzionali e non. La eco di questa manifestazione ha raggiunto, grazie al successo dell’evento, tutto il territorio italiano ed è stata talmente apprezzata che è già confermata la II^ edizione che avrà luogo in un importante teatro milanese nell’ aprile 2008. Festa inizia una collaborazione con l’Osservatoriocards, presidente Maurizio Pimpinella, con il quale svilupperà molti progetti. Per il quarto anno consecutivo, inoltre, si occuperà delle persone sole nel giorno del Santo Natale e organizzerà artisticamente " Natale in...Festa con l’Esercito" dedicato a tutti gli anziani che nella giornata natalizia (che è anche il compleanno di Stefano Festa) sono davvero soli, senza nessuno. La giornata, una vera e propria Festa di Natale, sarà colma di umanità, affetto, Artisti e…regali per circa 200 presenze. Il tutto avverrà all’Ospedale Militare di Baggio (Milano), ospiti appunto del Generale Comandante. 2008: Festa, come Presidente di SolidArte, riceve dalle mani del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, affiancata dal Presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmieri, la “Civica Benemerenza”, l’ambito riconoscimento assegnato durante la tradizionale cerimonia annuale dell’”Ambrogino d’Oro”, al Teatro Dal Verme, il 7 dicembre.
Psicosimbolismo nelle opere artistiche di Stefano Festa
Il Manifesto.
“Un’opera d’arte non si guarda: si legge”. Questo assunto è alla base della concezione che ha indotto il pittore Stefano Festa a sviluppare e a fondare lo Psicosimbolismo, corrente artistica di cui è il caposcuola e che si divide in due branche: Archeosofia e Blusofia.
“Un’opera d’arte trasmette direttamente alla psiche di chi la guarda una serie di input, recepiti e tradotti in base alla propria individualità, cultura, predisposizione innata,. che consentono la lettura dell’opera d’arte” spiega il maestro Festa. “A guidare la lettura delle mie opere artistiche figurano alcuni simboli ricorrenti quali l’elmo e una specie di sole”. L’elmo, che compare sempre sulla parte sinistra dell’opera rappresenta l’Io. “Quando si parla con se stessi, infatti, il proprio Io è comunque silente, ermetico, impenetrabile. Ho scelto questo simbolo forte del Medioevo, pensando ai tornei cavallereschi indetti dai signori locali per testare il valore dei cavalieri. Durante queste manifestazioni, venivano rilasciati gli ambiti salvacondotti che, quindi, richiamavano a giostrare molti cavalieri, non sempre rispettabili. I quali, alla fine del torneo, salutavano i signori, senza alzare la cella dell’elmo, per evitare di essere riconosciuti e di conseguenza arrestati, nonostante il salvacondotto. L’Io, rappresentato dall’elmo, siamo noi stessi, con luci e ombre, ricchezze e miserie”. Dalla parte opposta della tela, rispetto all’elmo, compare spesso una specie di sole, l’altro simbolo ricorrente nell’opera di Festa. Esso rappresenta la società che proietta e riversa sull’Io influssi negativi e positivi. All’interno del simbolo, infatti, figurano forme triangolari, colorate, che rappresentano appunti gli influssi e la cui lettura è lasciata al singolo che tradurrà i colori nel segno, positivo o negativo, che sentirà più appropriato.
“Negli ultimi anni la società ci influenza, purtroppo, soprattutto negativamente, condizionandoci e appesantendoci con il materialismo” spiega il pittore. “Ecco perché l’Io è attraversato e protetto da alcuni raggi che volutamente non si sa da dove provengano né dove siano diretti. Raggi che, comunque, hanno una missione: proteggere l’Io dagli influssi negativi per quanto possibile. La lettura di questi raggi è molteplice, a seconda appunto della propria formazione individuale: Dio, Budda, Gesù, Allah, Maometto, ecc”.
La scacchiera è un altro simbolo ricorrente della sua opera e rappresenta la scacchiera della vita. “Il gioco degli scacchi è il più puro gioco per la mente, dove il giocare tenta di occupare posizioni strategiche e dare scacco matto. Similmente noi, sulla scacchiera della vita, giochiamo la nostra partita occupando posizioni che sono traducibili in scelte, progetti, esperienze che ci possono condurre alla vittoria, ovvero al coronamento di quanto ci eravamo prefissati”.
Un altro elemento caratterizzante l’opera di Festa sono i riferimenti classici, da intendere non come semplici note architettoniche ma quale elogio alla cultura classica. “La storia ci insegna che 2500 anni fa nella società ellenistica si viveva in armonia, meglio di oggi. Questi riferimenti classici sono quindi una presenza per stimolare una ricerca culturale delle nostre origini classiche in una società contemporanea che ignora la nostra storia. Conosciamo infatti i nomi dei calciatori del momento, ma siamo muti quando si menziona Epicuro, Platone o Socrate…”.
Nell’opera di Festa c’è poi un personaggio ricorrente, fondamentale: il pensatore. “E’ costui il personaggio stilizzato di una persona praticante la meditazione nella posizione più arcaica, ovvero seduto, con le mani appoggiate alle ginocchia. Prima di diventare tale, il pensatore era una persona normale, come si nota nell’opera “Evoluzione – purificazione”, dove notiamo sullo sfondo un albero della vita, carico di frutti che stanno nascendo e cadendo. Come nella realtà, molte situazioni maturano bene, altre meno. I diversi colori dei frutti sono il risultato delle diverse influenze della società che vorrebbe proiettarci verso il materialismo e meno verso lo spiritualismo. Anche il pensatore ha ricevuto questi influssi e si è nutrito di quei frutti ma a un certo punto stanco ha preso una decisione netta: abbandonare il materiale e sviluppare, riflettere, lo spirituale. Ecco perché, mentre evolve, sale, su questa scala, volutamente composta di mattoni, elementi poveri, semplici, ma solidi, duraturi, pur conservando le conoscenze, scarta gli influssi negativi, scorie, per giungere alla purificazione. A quel punto il pensatore rappresenta l’intellighenzia.
Lo Psicosimbolismo di Stefano Festa si divide idealmente in Archeosofia e Blusofia. Le sue opere sono infatti riconducibili a una di queste espressioni artistiche o a entrambe .
“Archeosofia: tutto ciò che è arcaico, nel senso alto, ci proietta al futuro. Come sostiene Nietsche: studiare il passato per capire il presente, per progettare il futuro”.
“La Blusofia è stata un’esigenza evolutiva, di ricerca pittorica. Come Newton ha dimostrato con l’esperimento del disco colorato che ruotando velocemente genera un colore unico, il bianco, ho scelto, mantenendo il bianco, un colore che rappresentasse la nostra mediterraneità, il blu, utilizzato anche in cromoterapia per rilassare e aprire la mente, un colore che non stanca mai, esteticamente elegante”.


QUOTAZIONI *
*Quotazioni riferite dall’Artista.
Opere su tela da € 5.000 a € 50.000

Sito web: www.stefanofesta.it


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S.Festa (foto Bob Krieger)
S.Festa con Pierre Restany e Mimmo Rotella 1991 .jpg
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Restany,Festa e Mimm Rotella-Mi 1991/2
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La spirale della vita
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Involuzione
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Evoluzione purificazione
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Evasione
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Frutta Mediterranea
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Millantatori di cultura
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Il Fato
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Sfera emotiva
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Tutti.....Pinocchio

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