LILLONI Umberto
Umberto Lilloni (Milano, 1 marzo 1898 – Milano, 1980). Nel primo dopoguerra si iscrive all’Accademia di Brera sotto la guida di Tallone, diplomandosi nel 1922. Avverte il problema del superamento della pittura post-impressionista e, per una breve stagione, si avvicina alle idee e alle ricerche di "Novecento", partecipando alla seconda mostra milanese del gruppo nel 1929 e alle mostre all’estero. S’avvede ben presto che la tendenza novecentesca è incongrua al suo temperamento. Riprende lo studio di Gola e della grande tradizione pittorica lombarda. Intorno al 1930 si accosta ai “Chiaristi” De Rocchi, Spilimbergo e Sassu: le prime esperienze di quella "pittura a fondo chiaro" che diventerà la sua inconfondibile caratteristica. Espone alla Biennale di Venezia dal 1928 al 1952, alle Quadriennali di Roma dal 1933 al 1969, alle mostre internazionali di Monaco di Baviera nel 1931, di Bruxelles nel 1935 e di Parigi nel 1937. Nella personale del 1939 a Milano espone le sue ’Venezie’. Soggetti prediletti sono boschi espressi da un cromatismo ricco di sfumature nelle gamme dei verdi azzurri e verdi grigi, nudi femminili, paesaggi, vedute marine e cittadine. Dal 1927 al 1941 insegna all’Accademia di Brera, e dal 1941 al 1962 è titolare di cattedra all’Accademia di Belle Arti di Parma. Non è mai stato un grande viaggiatore, tuttavia nel 1949, soggiorna per alcuni mesi a Stoccolma. Dal 1950 sino al 1980 una serie di personali nelle più prestigiose gallerie di Milano. Negli anni Settanta si trasferisce in Svizzera, dove trascorre molto tempo dei suoi ultimi anni di vita. Le sue opere sono conservate nei principali musei italiani e nel museo di Rio de Janeiro.
QUOTAZIONI *
“Sestri Levante”, 1935 olio su tela cm 109 x 85 - Vercelli, Meeting Art 25/06/06 €37.200
“Composizione con pernici”, olio su tela cm 70 x 55 - Milano, Sotheby’s 21/11/06 €7.200
* E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.
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