DEPERO Fortunato
Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 29 novembre 1960). Nato nella Val di Non, all’epoca territorio austro-ungarico, si trasferisce giovanissimo a Rovereto, dove si iscrive alla Scuola d’arte Reale Elisabettiana. E’ molto attratto dalla scultura, che caratterizzerà le sue opere future. Nel 1914 rimane colpito dalla mostra di Umberto Boccioni a Roma, dove conosce molti dei suoi “idoli”, tra cui Giacomo Balla e Filippo Tommaso Martinetti. E’ presente all’Esposizione Libera Futurista. In seguito si trasferisce a Roma e diventa allievo di Giacomo Balla, entrando nel circolo futurista. Nel 1915 assieme a Giacomo Balla scrive un manifesto divenuto poi fondamentale: "Ricostruzione futurista dell’universo". Le sue opere seppur influenzate da Balla, danno maggior rilievo alla pulsione plastica. Durante un soggiorno a Capri crea i suoi primi "arazzi" futuristi, in realtà mosaici di stoffe colorate: sono, questi, il primo esempio della trasmigrazione delle sue invenzioni teatrali. I suoi “automi” e “pupazzi” diverranno, infatti, un tema dominante, non solo sulle stoffe ma anche nei suoi dipinti. Negli anni Venti crea quadri dall’aspetto metafisico, che dimostrano come si attenesse più agli ideali futuristi che non allo stile futurista. Nel 1925 espone a Parigi all’Internazionale di arti decorative. Quest’esposizione è molto importante, perché gli permette di tentare la carta americana. Dopo Parigi, espone a New York e infine a Venezia, alla Biennale del 1926. Nel 1928 lavora per la Campari, a cui disegna la famosa bottiglietta del bitter. Nello stesso anno torna a New York, dove tiene varie mostre personali, e realizza una serie di copertine per le famose riviste Vanity Fair e Vogue. Nel 1951 lancia il suo manifesto sull’arte nucleare e, nel 1955, entra in polemica con la Biennale di Venezia, accusata di censurare lui ed il futurismo.
QUOTAZIONI *
“Coppa del deserto”, 1952 olio su tela cm 57 x 70,5 - Milano, Christie’s 28/11/06 €84.320
“Danza del vento”, 1921-22 olio su tela cm 55,7 x 49 - Prato, Farsettiarte 02/12/06 €187.550
* E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.
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