Enciclopedia d'Arte Italiana
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CASTAGNINI Matteo



E’ nato il 19 ottobre 1978 a Pietrasanta e vive a Seravezza (LU). Laureato all’Accademia di Belle Arti di Carrara, sin da giovanissimo ha lavorato nella bottega del nonno, il ceramista Frido Graziani frequentando peraltro lo studio di Marcello Tommasi. Dal 2005 è “ritoccatore” presso la Fonderia Artistica Mariani in Pietrasanta, diretto interlocutore di molti scultori committenti quali Giuliano Vangi, Ferdinando Botero, Igor Mitoraj, Giuseppe Bergomi e altri. Si esprime soprattutto tramite la scultura bronzea, ma ama usare anche altri materiali tipo la creta e il gesso: ovviamente dipinge e disegna. Non sono poche le opere che ha realizzato per commissioni pubbliche, come il bassorilievo installato sulla Via Francigena nel 2017, ma vanno citati progetti speciali con testimonianze scultoree e non, quali il “Francigena Tuscany Marathon” del 2016 e 2017 con tele di ben 27 metri lungo il Campanile di San Martino in Pietrasanta, il “Premio Giustolisi” tenutosi dal 2016 al 2021 presso il Senato della Repubblica, nonché “Più Forti del Virus”, un bronzo posto all’Ospedale “Versilia” (2020) a Lido di Camaiore per ringraziare il personale che ha operato per aiutare la gente durante i dolorosi tempi del “covid”. Rilevante è pure la scultura bronzea “Omaggio al calciatore Paolo Rossi” del 2021 per la Federazione Italiana Giuoco Calcio in Roma il cui modello è stabilmente collocato nel Museo dei Bozzetti a Pietrasanta.
Oltre a partecipare a mostre collettive ha tenuto varie personali, tipo quella, molto ampia del 2022 presso la Sala delle Grasce a Pietrasanta intitolata “Donna”, incentrata su un percorso tecnico/creativo – dalla cera al bronzo – onde mostrare la completezza del binomio arte-artigianato, con al centro proprio la figura femminile, da sempre soggetto rappresentativo della sua creatività, per cui di recente, ammirandone i lavori, la saggista Marilena Cheli Tomei ha affermato che “…ci propone un’ immagine di donna lontana da quella che conosciamo nella tradizione; l’artista ha lasciato nei volti l’aspetto assente, remoto, direi imperturbabile, che caratterizzava la scultura greca ma li ha ornati con le strutture che definivano lo stile delle colonne, mentre nel corpo ha proposto, a mio giudizio, delle figure sedute con uno stile completamente differente, quasi abbozzato e in chiave moderna, dunque in Castagnini c’è una commistione di stile che vuole sottolineare le caratteristiche del femminile in modo simbolico, per dare dignità e valore alla donna non solo per il suo aspetto fisico da sempre oggetto di arte, ma perché ella possiede la solidità della colonna che sostiene, la stabilità della posizione assisa ed insieme lo slancio della struttura architettonica, ed è il simbolo dell’accoglienza e non della chiusura verso altri”
“Il viaggio artistico/creativo di Matteo Castagnini – ha affermato il critico d’arte e giornalista Lodovico Gierut – è davvero variegato ma perfettamente coerente con quell’innato senso di ricerca di cui ho comunque ampiamente scritto anni fa. I suoi temi sono infatti legati ad un sottile ma forte filo conduttore, risultato ottimale di una tensione realistica le cui tendenze contemporanee convergono in più casi in aspetti simbolici uniti al grande passato, anche classico. Ne sono diretta testimonianza sia la “donna” – omaggio alla vita e alla continuazione – spesso unita al “ventaglio” verticalizzato e in espansione connesso alla protezione e alla sorveglianza, sia alla variata serie di figure un poco geometrizzanti (Corinzia, Dorica, Ionica…) dove la solidità corporea si coniuga a volti, sempre femminei, che paiono essere stati bloccati dal tempo del mito e degli eroi. Fissando pareti lisce, o graffiate da segni/segnali equilibratissimi, dove spunta l’“albero” dell’evoluzione visto con autonoma lettura totemica e ciclica, l’artista ama costruire le sue “cariatidi” a sostegno di un tempo non tempo, l’unione del trascorso e del presente, quasi a sottolineare una volontà, quasi un canto e talvolta un grido, per affermare l’importanza dell’arte affinché i nostri giorni abbiano una costanza di luce e di libertà”.

Instagram: @matteocastagnini
Facebook: Matteo Castagnini




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CORINZIA, bronzo 50x23x53
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IONICA, terracotta refrattaria 46x26x50
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RICONOSCIMETO PAOLO ROSSI, bronzo 20x20x43
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DORICA, bronzo 50x22x44

Castagnini Matteo


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