Enciclopedia d'Arte Italiana
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RODARI Alessia



Nata a Cittiglio in provincia di Varese nel 1978, eredito da mio padre, disegnatore tecnico, ed in particolare da mia madre, pittrice e ceramista, la passione per l’arte. Diventa per me naturale la scelta di frequentare il liceo artistico e successivamente mi perfeziono all’Accademia di Belle Arti di Pittura e Restauro “Aldo Galli” di Como. E’ proprio all’Accademia che ottengo il mio primo riconoscimento per la pittura. In parallelo ad essa ho operato con successo per una decina d’anni nei cantieri di restauro che mi hanno permesso di migliorarmi e di approfondire le tecniche antiche dei grandi maestri. La vita nel 2009 mi porta ad Alassio (SV) e qui la intensa luce della Riviera Ligure mi ha affascinata a tal punto da diventare un elemento fondamentale della mia pittura. Dal 2010 ho ampliato la mia esperienza lavorativa nel mondo dell’arte aprendo la mia galleria d’arte contemporanea, Rodari Art Gallery, affacciata sull’ampio Golfo di Alassio, dove si trova esposta non solo la mia vasta produzione, ma anche quella di grandi artisti come Roberto Comelli. Oltre alla pittura mi occupo a tutt’oggi saltuariamente del restauro di affreschi e di tele.

L’approccio pittorico di Alessia Rodari è una relazione costante con il mondo, sia essa una riflessione sulla natura, con un immersione completa nei boschi, sia attraverso una riflessione più legata alle metropoli. Sbaglia che vede in queste espressioni due filoni distinti perché le strade, in realtà, viaggiano parallele guidate dalla stessa mano e dello stesso cuore, è necessario però poter conoscere la storia espressiva dell’artista per poterne gustare ogni sfumatura e sentire il battito vitale di ogni sua opera. Nei colori che animano i boschi di Alessia si percepisce il benessere che la pittura può donare all’autore e all’osservatore, giungendo ad una dimensione policromatica molto poetica e accattivante, i giochi di contrasti, scorci e prospettive donano vitalità e ritmo alle composizioni come se ogni opera segnasse il tempo, un momento in cui il silenzio sottolinea l’effimero e il momentaneo nell’armonia tipica di chi sa osservare non solo con gli occhi. Senza timore ma sempre con grande attenzione al dettaglio Alessia attinge poi alla dimensione dell’avventura, della trasformazione e dell’invenzione e alla progettualità che emerge senza mezzi termini nelle sue straordinarie “City Scape”. Il passaggio naturale tra la natura e le metropoli sono le opere “Urban Emotion” ed il fil rouge che collega tutto potrebbe essere banalmente l’action painting che anima ogni gesto artistico, un’esplosione di colori che colora tutto, le opere, le pareti e l’artista stessa, completamente inserita, immersa coinvolta e travolta dall’”atto” artistico, come un bisogno interiore, come se tutto l’universo fosse in quel momento travolto dall’esplosione creativa dell’artista.
Le narrazioni metropolitane attraversano e trasformano i luoghi assegnando sensazioni e significati differenti, è compito dell’artista donar loro la vita attraverso un’espressione che parte dalle emozioni che emergono dal profondo. Alessia Rodari ha colto un nuovo alfabeto espressivo riflettendo con i codici del suo linguaggio artistico sull’evoluzione delle metropoli attraverso un immersione nella gentrificazione della società urbana e sulla preparazione di una percezione basta sulla magia dei colori e la progettazione di spazi e volumi geometrici che trasmettono un grande ritmo spaziale e cromatico. Il risultato finale al quale l’artista ci sottopone è un’espressione particolarmente gradevole la cui sintesi espressiva metropolitana appartiene senza alcun dubbio ad una nuova forma di percezione poetica, in alcuni casi sembra di trovarsi immersi in una nuova forma di scrittura musicale.
Si tratta di “bellezza”, tutto il percorso espressivo di Alessia Rodari è fondato sulla ricerca di una scrittura creativa armonica fondata sulla poesia e sulle emozioni perfettamente in linea con gli studi di Friederich Schiller nelle sue “Lettere sull’educazione estetica dell’uomo” in cui insegna che attraverso la bellezza artistica si potrà costituire quell’elemento “unificatore della società” perché forse aveva ragione Hegel nel lontano 1822 quando affermava che “l’arte è , come la religione e la filosofia, un’espressione dell’idea di Dio.”
Alessia Rodari unisce così attraverso un sentire intimo e profondo tutta la sua produzione espressiva, passando dalla natura alle “Urban emotion” e alle “cityscape” senza tracciare un percorso cronologico perché tutto è attuale nel suo percorso a dimostrazione ulteriore che l’artista ha assoluto bisogno di enormi spazi di libertà entro i quali riesce a danzare con i colori e l’espressione artistica che le è propria. Spazi espressivi all’interno dei quali Alessia riesce a cogliere le espressioni migliori della sua sensibilità facendo emergere opere che appartengono alla sua anima anche attraverso un costante e interessante confronto intimo con la propria storia, il risultato è sotto gli occhi di tutti, nelle sue esposizioni e pubblicazioni.
È forse bene sottolinearlo, perché non è sempre facile confrontarsi con noi stessi, non è certo semplice esprimere quello che si sente dal profondo della propria anima perché potrebbe rivelarsi come un’esplosione di gioia espressiva come potrebbe essere un momento di dolore che i più cercano di cancellare per non doverlo affrontare, ecco, in questo Alessia è riuscita ad essere particolarmente forte e coraggiosa e la sua arte, tutti i giorni, lo dimostra ampiamente anche con opere straordinariamente potenti e travolgenti, ma questa forse è un’altra storia, un’altra pagina di grande libertà forse ancora da scrivere. L’energia del gesto artistico, la forza della poesia, l’eleganza del colore e il sorriso sincero, sono elementi caratteristici dello stile inconfondibile di Alessia Rodari, il suo percorso pittorico è, come dimostrato, ancora in crescita e in costante evoluzione, non ci resta che attendere con grande interesse il prossimo quadro che forse indicherà una nuova direzione espressiva. ALBERTO MOIOLI

La passione dell’artista per la ceramica si manifesta attraverso l’uso brillante delle timbriche che ne evoca gli smalti. Nonostante la resa figurata dell’animale, il cavallo è qui frutto di astrazione cognitiva in un altrettanto spazio astratto, che è quello della mente. Il suo impeto scardina ogni riferimento realistico come la sua corsa tramuta i dettagli in rapide e oniriche tessiture di colore. Vittorio Sgarbi – critica quadro “Nel se’……un cavallo guerriero”




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Cityscape
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A spasso nel modo con Axel
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Creation
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Giardino Segreto
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Guardare oltre...
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Inside
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Natura Selvaggia
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Nel Se`...un Cavallo Guerriero
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Wild
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