BIASE Daniela
Nasce il 28 febbraio 1964 a Roseto degli Abruzzi (TE). È sposata e madre di due ragazzi. Vive a Martinsicuro (TE) piccolo paese sull’Adriatico al con ne con la regione Marche. Maturità magistrale conseguita a Roseto degli Abruzzi (TE). Oggi è agente assicurativo e lavora presso la sua agenzia assieme al marito. Nei ritagli di tempo, fra i vari impegni lavorativi e familiari, si rifugia nel suo angolo pittura per dare libero sfogo alla sua interiorità.
Completamente autodidatta, ama da sempre la pittura e l`arte in ogni sua forma; trasmette i suoi stati d`animo con intensità creativa nella realizzazione di ogni singola opera. Ha superato con successo la selezione critica di artisti internazionali tenutasi a Sabbioneta presso Villa Liberty Museum della storica e critica d`arte Giovanna Barozzi; con la partecipazione dei critici Tiziano Marcheselli e Licia Silanos. Partecipa a varie collettive di pittura ed esposizioni personali sul territorio abruzzese e non solo. “(...) Daniela Biase è “artista per passione”, formata da una consuetudine contemplativa dell’anima che conduce lo sguardo attraverso una “ingenuità giovanile” alla ricerca di un infnito mondo di favola.” (Giovanna Barozzi).
Daniela Biase è “ARTISTA PER PASSIONE”, formata da una consuetudine contemplativa dell’anima che conduce lo sguardo attraverso una “ingenuità giovanile” alla ricerca di un infinito mondo di favola. È l’ariosa luminosità del PAESAGGIO che induce alla speranza, è la manifesta tensione a un ecosistema integro che ci regala emozioni di una serenità artistica, direi quasi, rinascimentale (...) ma l’assenza della figura in questi suoi paesaggi ci propone l’estrema attualità del messaggio: l’uomo di oggi può solo sognare questa natura integra e, leopardianamente, “ fingersi” (almeno) nel proprio cuore “sovrumani Silenzi, e profondissima quiete”. Ma la sorpresa che ci attende è improvvisa, dall’infinita dolcezza del paesaggio (...) grandissimo è lo stupore che ci “abbaglia” dal caleidoscopio dei FONDALI MARINI, quasi un epilogo che ci spinge con forza ad appropriarci di un’energia tanto più effervescente quanto più smagliante nel tripudio dei colori! (...) E passare attraverso questo NUOVO PAESAGGIO, superato il primo “sbigottimento” di una dialettica degli opposti, conduce la mente a ricomporre quel mosaico dei pri- mordi attraverso le tessere vitali di terra/aria/acqua e il quadro dell’essere ripropone la sua intima essenza in quell’eidullion che ci fa soffermare sulle immagini che Daniela ci propone (...) ed ecco (...) affiorare dal retroterra dell’Artista composizioni moderne che ci comunicano antiche emozioni.
(Giovanna Barozzi)
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