Enciclopedia d'Arte Italiana
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PATRIARCA Gabriele



Nasce a Roma il 10 luglio del 1916, studia all’Accademia del Nudo nel 1952 presso l’associazione Artistica Internazionale di Roma. Zio materno del celebre pittore Paolo Salvati (1939-2014).
Patriarca è cresciuto artisticamente all’interno di quella rivoluzione epocale che ha segnato il distacco dalle regole e dagli schemi classici per entrare in una modernità espressiva impossibile da frenare e da arginare. Esordisce con una pittura figurativa, seppure più vicini a uno stile a metà tra Fauves ed Espressionismo che non a quello più tradizionale di fine Ottocento, perché Patriarca non poté fare a meno di associarsi alle avanguardie del tempo ed esplorare percorsi nuovi, inediti, a volte incompresi ma comunque destinati a lasciare un segno.
I soggetti delle sue opere, appaiono stilizzati, minimalisti nel tratto al punto di non aver bisogno di raccontarne i dettagli, i volti sembrano anonimi, privi di naso, occhi e bocca perché era già presente nell’artista quella tendenza ad andare oltre, a lasciar emergere la capacità comunicativa dell’essenza, di una posa, di un attimo sospeso che non necessita di scendere nel particolare per lasciare la sua forte impronta. Dal 1954 partecipa alle più importanti rassegne d’arte nazionali tra cui la Quadriennale di Roma con la mostra Premio nazionale di paesaggio "Autostrada del Sole", Roma, Palazzo delle Esposizioni, 30 novembre 1961 - 7 gennaio 1962, con Capogrossi, Morlotti, G. Pomodoro, Cassinari, De Chirico, e alla Biennale Romana del 1968, insieme a Burri, Attardi, Corpora, Purificato, Turcato e Pirandello.
Espone al Premio Nazionale delle “Due Sponde” di Messina 1956, al Premio Nazionale di Ferrara 1957, al Premio Frattina 1957-58-59, alla mostra d’arte sacra di Città di Spello e di Celano nel 1964-65-66, Premio Nazionale di pittura Catania 1965, alle Biennali d’arte figurativa di Alatri in Palazzo Conti Gentili nel 1958-61-62-75-77-79. Nel 1974 espone con una mostra personale importante alla Galleria L’Agostiniana in Piazza del Popolo a Roma. Riceve il primo premio alla mostra di arte sacra San Bonaventura da Bagnoregio nel 1974 e il primo premio alla mostra d’arte Mariana a Palazzo Barberini di Roma nel 1986. Muore a Roma il 19 luglio del 1988 e dopo dieci anni viene presentata una mostra antologica proprio nella storica Galleria L’Agostiniana dal 3 al 20 giugno 1998.
Le sue opere sono presenti nel Museo Comunale di Noto, nella Pinacoteca Comunale di Celano, in Fondazione Monte dei Paschi di Siena, nelle Chiese di Santa Maria del Popolo, nel Museo Civico di Alatri, di Rovereto, di Spoleto. Hanno scritto di Patriarca, Marcellino Venturoli, Renato Civello e Michele Biancale.


Sito web: vocab.getty.edu/page/ulan/500490142


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Composizione in verde, olio su tela, cm 70x60, 1985
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Composizione n.3, olio su tela, cm 30x40, 1983-84
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Composizione rosso, nero e bianco, olio su tela, 80x90, 1981

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