CAGNONI Romano
(Pietrasanta, 9 novembre 1935 - Pietrasanta, 30 gennaio 2018) Durante la seconda guerra mondiale si rifugiò come sfollato nel paese di Sant’Anna di Stazzema. Poco prima dello sterminio nazista si trasferì ed evitò in questo modo il peggio. Oggi abbiamo un fotografo italiano che ha certamente scritto alcune delle pagine più signi- ficative della storia della fotografia del XIX secolo. Si pensi che Romano Cagnoni da giovane alla ricerca di lavoro trovò come primo impiego quello di assistere un fotografo locale e pur senza alcuna specifica preparazione culturale in ambito artistico iniziò a cimentarsi con la macchina fotografica affidandosi unicamente alla sua sensibilità e riprendendo con il mezzo meccanico a lui nuovo tutto ciò che ruotava attorno alla sua vita. Emerse un carattere creativo di indubbio valore riconosciuto tutt’oggi come uno dei più importanti fotografi al mondo. Celebri solo le sue immagini dedicate al dramma del Biafra pubblicate a suo tempo anche su Life che gli valsero l’autorevole riconoscimento americano “Overseas Press Club of America Award”. Numerosi i suoi libri e le mostre esposte in tutto il mondo, compresa quella straordinaria organizzata a Palazzo Te di Mantova. (Alberto Moioli)
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