VALENTINI Antonio (Valan)
La personalità di Valan (alias Antonio Valentini) e la sua dialettica compositiva sono da riferirsi senza dubbio allo scenario di vita vissuta e ad un sentire così universale che i temi trattati sono riconducibili a tutti gli elementi dello scibile umano.
Può spaziare tra i ricordi e raccontarli con la fervida fantasia di un bambino, come può fotografare visivamente uno sguardo per recuperarne l’emozione; può cogliere la freschezza inebriante di una pianta di fiori multicolori, come può dare sfogo all’ispirazione della sua mente e del suo cuore sprigionando la prorompente vitalità di un branco di cavalli bradi.
Così da descrizioni che possano riferirsi ad un tramonto come a un orizzonte marino o un volto o un paesaggio, si possono evincerne facilmente la creativa positività e la delicatezza d’animo; infatti, in riferimento a chi sostiene giustamente che “la pittura è un’arte muta”, si può controbattere che quella espressa da Valan parla, e arriva sempre al cuore del fruitore grazie all’innato lirismo pittorico.
Cromatici elaborati, sia a olio che acrilici su tela o tavola, stilemi di classico richiamo e molteplici tecniche rivelano il figurativismo dei suoi lavori, sempre morbido nell’essenza, che contempla spesso sovrapposizioni di piani di luce e narra di visioni singolari in cui lo sguardo si smarrisce.
L’aprirsi di interstizi e interferenze fabulatorie, insieme al sentimento onirico dell’infanzia che mai ha accantonato, tracciano l’identikit dell’artista.
Nella sua lunga carriera ha visto e riportato in pittura l’evolversi del mondo, spaziando dal sacro al profano, dal genere al ritratto, in un susseguirsi di aggiornamenti mai scontati, frutto di una ricerca tecnica prepotente che si è vieppiù arricchita nel suo evolvere.
Una carrellata di raffinate ed eleganti anatomie sperimentali sull’uomo, sugli animali e sulla natura, “free shapes” che illuminano il caos quotidiano riuscendo a toccare le corde dell’anima di chi osserva.
Per conoscere e capire in profondità un artista così eclettico basterebbe seguire il curriculum delle sue elaborazioni in musei, mostre, gallerie e siti artistici di tutto il mondo, a cominciare dall’Italia dove la sua riverita presenza ha fatto sfoggio per le richieste e dove ha nel contempo fatto incetta di premi pur non avendo mai fatto promozione di se stesso, compreso com’è sempre stato della sua schiva semplicità.
Come i grandi maestri della Storia dell’Arte, si è affrancato presto dall’anonimato della provincia, che ha sempre conservato come base, per affrontare e confrontarsi, sempre invitato, in città come Amsterdam, Parigi, New York, Pechino ecc…o nazioni come Siria, Turchia, Grecia, Francia Belgio Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.
Costretto dall’estro e dalla bravura ha espletato una rigogliosa produzione, che supera i duemila lavori, assorbita da un mercato dimostratosi negli anni molto sensibile e assiduo all’acquisto del suo ricco operato artistico, tant’è che ha sempre venduto assai più di tanti colleghi ritenuti magari più famosi.
E’ proprio l’immaginario dell’anima il leit-motive della pittura di Valan, lo spazio sacro in cui accoglie tutto il presente perduto, la zona franca “border line”, dove ogni logica si avverte immune da sistemi definitori; ironica, imprevedibile, seducente; è qui che nasce tutta la forza della sua carica espressiva.
Forse il sistema più semplice per comprenderne la grande sensibile umanità, erogata per tutta la vita anche nei confronti di colleghi più sfortunati, è quello di contemplare attentamente le sue elaborazioni artistiche che suscitano tanti di quegli apprezzamenti che, in sintesi, si possono ricondurre e consegnare solo ad un grande uomo e grande artista insieme.
Per lui più che una critica si può tessere solo l’elogio di un’ammirata considerazione.
Gastone Ranieri Indoni
QUOTAZIONI *
*Quotazioni riferite da Galleria Seraficum - Roma
Da € 1.000 a € 10.000 in funzione della tecnica e delle dimensioni
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