Enciclopedia d'Arte Italiana
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FERRARI Graziano



La poetica del divisionismo non-proiettivo di Graziano Ferrari
Graziano Ferrari, artista, pittore di Milano, vive all’interno del mondo dell’arte respirando e assimilando quotidianamente gli insegnamenti dei grandi movimenti espressivi della storia, dalle esperienze rivoluzionarie dalle avanguardie informali e divisioniste fino a farle proprie intimamente e rielaborarle stilisticamente, adeguandole ad un linguaggio calato nella contemporaneità e proiettato verso nuove ricerche. Ripercorrere lo sviluppo creativo dell’artista attraverso un cammino espressivo particolarmente accattivante impone un’attenzione molto particolare che può essere oggetto di uno studio filologico-estetico dai risvolti sorprendenti. Ferrari è molto attento ad ogni sfaccettatura espressiva di derivazione divisionista avendo assunto nel proprio animo le intenzioni liriche che caratterizzarono le opere di Pelizza da Volpedo, Giovanni Segantini e Gaetano Previati, coloro i quali a fine ‘800 contribuirono a scrivere alcune delle più affascinanti pagine della storia dell’arte italiana. Al Divisionismo però aderirono molti artisti, condividendo l’entusiasmo ed il fascino per la particolare tecnica, che mirava a ricreare l’effetto di una “luce vera”, ma al tempo stesso l’adesione individuale non impose mai una coesione metodologica e ideologica, lasciando spazio ad interpretazioni libere e indipendenti, per questo motivo Graziano Ferrari oggi si spinge a nuove interpretazioni, facendone di questa tecnica, un linguaggio personale e innovativo. Sulla tela di Ferrari dunque emerge il risultato di una rielaborazione espressiva dove l’idea iniziale divisionista lascia spazio ad una nuova visione “informale” che prende il posto della figurazione originaria attraverso un raffinato dialogo cromatico tra forme e volumi. Un’idea che forse avrebbe trovato d’accordo che il celebre critico d’arte francese Michel Tapiè de Céleyran che, nel 1952, per primo raccontò della nascita di nuovo un linguaggio espressivo il quale, nell’ambito delle avanguardie, spezzò il cordone ombelicale con le correnti del passato, era la nascita dell’informale. È così che sulle onde informali e divisioniste il linguaggio creativo di Graziano Ferrari elabora opere che affascinano per armonia ed offrono un nuovo alfabeto. La raffinata libertà espressiva affiancata allo studio della storia dell’arte e attenta ad ascoltare la propria “necessità interiore”, diventa la caratteristica essenziale del suo mondo espressivo. Oggi, distante da quell’”abstraction lirique” teorizzata nel 1947 dal pittore francese Georges Methieu, il linguaggio di Ferrari è forse più vicino alla filosofia concretista di Gillo Dorfles, elaborata per andare oltre l’astrattismo attraverso riflessioni filosofiche ed estetiche particolarmente profonde. Nel 2013 nasce da Graziano Ferrari, il “Divisionismo non proiettivo”, un momento determinante che segna la nascita di uno stile che non abbandonerà più, pur innovando il suo linguaggio costantemente grazie ad un desiderio di sperimentazione che lo caratterizza nell’ampio panorama dell’arte contemporanea. L’energia che sprigiona la pittura di Ferrari appartiene a quell’impulso naturale legato ad una sensibilità molto spiccata verso un atteggiamento riflessivo particolarmente profondo nell’analisi della realtà. Quello che si materializza nelle sue opere sono le emozioni, assimilate, elaborate e reinterpretate e costantemente rinnovate. Le opere dell’artista milanese sono esposte e conservate in importanti Gallerie e Musei. Conoscere da vicino la produzione dell’artista significa lasciarsi coinvolgere da un racconto che affonda le radici nella storia dell’arte, proprio come i celebri Cèzanne e Seurat, che molto hanno contribuito alla nascita artistica e estetica di Ferrari, si lasciarono coinvolgere dagli insegnamenti che Piero della Francesca lasciò quattro secoli prima ed oggi sono raccontati nei libri dello storico dell’arte Roberto Longhi. L’opera di Graziano Ferrari offre dunque l’opportunità di immergersi in un mondo sospeso nel tempo e nello spazio, dove le emozioni si elevano grazie al sapiente dialogo tra colore e luce.
Alberto Moioli

Curriculm artistico

Personali
1984- Galleria 14, Firenze; 1990- Galleria Morion, Varsavia; 1995- Galleria La Telaccia, Torino; 1996- Galleria Solo Arte, Milano; 1998 - Galleria La Nuova Sfera, Milano; 1999 - Galleria De Clemente, Brescia; 2003 - Villa Pomini, Castellanza (VA); 2004 - Cassina Anna, Milano; 2006 - Sala Olimpia di ARTECULTURA, Milano; 2007 – Palazzina Liberty, Milano; 2017 - Galleria degli Artisti, Milano; 2017 - Portineria 14, Milano; 2017 - Victory54, Monza; 2018 - Museo di Arte e Scienza, Milano; 2019 - AuxoArte, Milano.

Collettive
1981 - Villa S. Giacomo, S.Margherita Ligure; 1983 - Galleria di Palazzo Doria, Genova; 1985 - Galleria Sant’Ambroeus, Milano; 1986 - Galleria Centro Storico, Firenze; 1986 - Centro civico zona 15, Milano; 1987- Palazzo dell’Arengario, Milano; 1987 - Mostra del miniquadro, Milano; 1989 - Villa Guaita, Collegno (TO); 1992 - Galleria La Viscontea, Rho (MI); 1994 - Galleria del Sempione, Arona (NO); 1994 - Galleria La Meridiana, Piacenza; 1994 - Petrofil Gallery, Milano; 1995 - Galleria Malatestiana, Rimini; 1997 - La Versiliana, Marina di Pietrasanta ; 1997 - Banca Agricola Milanese, Milano; 2001 - Galleria 2000, Milano; 2005 – Galleria Giochi d’Arte, Milano; 2007 – Circolo Filologico Milanese, Milano; 2008 – Galleria 2000, Milano; 2008 – Circolo Filologico Milanese, Milano; 2009 – Galleria Zamenhof, Milano; 2014 - Museo di Arte e Scienza, Milano.; 2016 - Satura Art Gallery, Genova; 2016 - Galleria ArtTime, Udine; 2016 - VirArt Gallery - New York

Fiere e manifestazioni internazionali
1990 - ARTEprima - Fiera di Milano – MODIT, Milano; 1991 - ARTEprima ’91, Milano; 1992 - International Trade Center-Harumi, Tokyo; 1992 - Hyatt Regency DFW, Dallas; 1992 - Jacob K.Javits Convention Center, New York; 1992 - Convention Center, Los Angeles; 1992 - Apparel Mart, Atlanta; 1992 - Euro Arte Expo, Verona; 1993 - International Trade Center-Harumi, Tokyo; 1993 - Jacob K.Javits Convention Center, New York; 1993 - Market Hall, Dallas; 2005 - ARTE FIERA, Genova; 2005 - ARTE FIERA, Reggio Emilia; 2019 - Affordabe Art Fair, Milano.

Opere in permanenza
Comune di Castellanza, Castellanza (VA); Clinica Columbus, Milano; Casa VIDAS; Milano. Nel 2012 la sua scultura "L’ uomo cosciente" è stata collocata nella piazza principale di Olivadi (CZ)

Pubblicazioni
1983 Bolaffi Arte (ed. Giorgio Mondadori/Milano) ; 1983 La mia galleria (ed. Galleria Annamaura/Milano) ; 1985 Artisiti del XX secolo (ed. Seledizioni/Bologna) ; 1986 - Catalogo Gelmi (ed. Gelmi Edizioni/S.S.Giovanni-MI); 1986 – Brianza Oggi (Arcore/MI); 1990 – Il Giornale dell’Arte (ed. Umberto Allemandi/Torino); 1991 – Il Gazzettino illustrato (Venezia); 1991 – ARTEprima (ed. Progetto Italia/Milano); 1992 – Artexpo California (ed. Advanstar Expositions/Los Angeles-USA); 1992 – Dizionario enciclopedico (ed. Editrice Alba/Ferrara); 1993 – Repertorio d’arte contemporanea (ed. Vincenzo Ursini/Catanzaro); 1993 – L’élite (ed. L’élite/Varese); 1993 – Dizionario enciclopedico (ed. Editrice Alba/Ferrara); 1994 – Catalogo Petrofil (ed. Petrofil/Milano); 1995 – Annuario COMED (ed. COMED/Milano); 1995 – Praxis artistica (ed. Praxis/Rimini); 1995 – Annuario d’Arte Moderna (ed. A.C.C.A./Roma); 1995 – Spazio Ovest (ed. Edit Service/Collegno (TO); 1996 – Artenova 96 (ed. Artenova/Verona); 1996 – Arte italiana per il mondo (ed. CELIT/Torino); 1998 – Il mito mediterraneo/Pinacoteca comunale d’arte contemporanea (ed. Mario Congedo/Ruffano (LE); 2005 – ARTE Genova (ed. Matteo Editore/Genova); 2005/giugno – ARTE (ed. Giorgio Mondadori/Milano); 2005 – Immagina ARTE in Fiera (ed. Fiere di Reggio Emilia); 2006 – ARTECULTURA n.8 anno XXXX; 2006 – Catalogo Asta n.71 Galleria Pace - ARTECULTURA n.3 anno XXXXI; 2007 – Art Diary International (Giancarlo Politi Editore, Milano); 2009 – Koinè: la mostra delle mostre (Galleria Zamenhof, Milano).

Cenni critici
1983 Annamaura Malatesta; 1994 - Lino Fasano; 1994 – Giorgio Falossi (Il Quadrato); 1995 - Paolo Zauli (Praxis Artistica); 1996 - Franco Passoni; 1998 – Carlo Franza (Il Giornale); 2006 – Teodosio Martucci (ARTECULTURA); 2007 – Teodosio Martucci (ARTECULTURA).- 2017 - Alberto Moioli (Enciclopedia d’Arte Italiana)


e mail: grazianoferrari.arte@gmail.com


Web site: www.ferrarigraziano-arte.com


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