Enciclopedia d'Arte Italiana
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ANGELINI Anna Maria-Fotografo



ANNA MARIA ANGELINI: IL VISIBILE E L’INVISIBILE.
L’arte fotografica di Anna Maria Angelini si pone ad un crocevia intellettuale e creativo che scardina l’ordinamento consueto delle nostre percezioni sul mondo. Alla base del gesto artistico (l’occhio osserva la realtà, ne coglie un’essenza e la mano la immortala tramite lo scatto della macchina), nella Angelini c’è un atto rivoluzionario che ci dice qualcosa in più e qualcosa di diverso rispetto ai clichè coi quali siamo abituati a osservare il mondo e la rappresentazione fotografica di esso.
Questo qualcosa in più è la visione, ovvero la capacità di dare forma a ciò che il nostro occhio ancora non sa vedere. I suoi scatti, pur partendo dalla realtà (il particolare di un fiore, il riflesso della luce sull’acqua) creano sulla pellicola un cosmo alternativo e trasfigurato in cui i colori, cangianti e decisi oppure lievi e sfumati, e le forme, evocative e sognanti, sanno svelare con sapienza e sensibilità quell’invisibile di cui il nostro occhio e il nostro spirito hanno bisogno di nutrirsi.
In altre parole, Anna Maria Angelini non si limita a stare dinnanzi alla realtà, ma la abita, ne prende parte, si fa una sola carne con essa. Il suo sguardo selettivo e visionario non si sofferma a cogliere un aspetto del mondo ma si immerge in esso, ne partecipa con la passione e l’abilità di uno speleologo dell’anima e dell’inconscio.
Si avvera così un movimento sinuoso e oscillatorio che passa, senza soluzione di continuità, dall’occhio alla realtà e dalla realtà nuovamente all’occhio, il quale arriva così a percepirla diversa eppure familiare, misteriosa eppure nostra, di quel mistero che è l’essenza di ogni uomo e del mondo. Questo mistero suscita, in chi lo osserva, un’emozione estatica e rapita, la consapevolezza di aver raggiunto con uno sguardo l’intima natura delle cose e di se stesso. Perché nelle fotografie della Angelini il visibile non è il già-dato, l’oggettivo manifestarsi del reale, ma una profondità antica e inesauribile che, per pigrizia e superficialità, abbiamo ormai smesso di vedere.
Il primo passo da compiere per raggiungere questo obiettivo di sintesi è quello di abbandonare la convinzione che la pellicola debba essere riempita dall’immagine, ma al contrario – analogamente a quanto sottolineava Deleuze parlando dell’arte di Francis Bacon – occorre che la pellicola sia svuotata da qualunque preconcetto visivo, ripulita da clichè e retorica, resa silenziosa e immota per poter così accogliere l’apparire di un’immagine vergine, non contaminata dal già visto.
Questo fa sì che nell’estetica della Angelini il soggetto dello scatto fotografico sia autonomo rispetto alla forma consueta delle cose, arrivando così ad assumere contorni e sfumature universali, portavoce di un’arte che non si limita ad essere “fotografia” ma assume i connotati di una creatività più vasta, meno definibile, sempre impegnata nella ricerca inesausta di una bellezza che, lungi dall’essere ricerca fine a se stessa di piacevolezza formale, scandaglia con forza e sensibilità l’essenza stessa delle nostre percezioni.
Valentina Calzia

Anna Maria Angelini Chiarvetto CURRICULUM
Ligure, interprete simultaneista congressuale in inglese e francese ha scelto la strada della famiglia.
Dalla prima giovinezza scrive poesie .
Nel 2003 ha pubblicato un libro (Grani di sabbia), avendo però già collaborato a pubblicazioni locali e regionali. Nel libro inserisce alcune foto aniconiche prodotte per suo diletto, dopo anni in cui le sue curiosità la portano dalle foto di reportage dei viaggi a campi inesplorati, prima nella scelta dei soggetti, poi nel taglio degli scatti e man mano a foto di geometrie metafisiche, di macro estreme, di studi sulla luce.
In Namibia, nel deserto color albicocca di Sossusvlei, colpita dalla essenzialità delle linee delle dune nel monocolore, intuisce che le fotografie possono diventare un mezzo importante per comunicare emozioni. Da qui le ricerche e gli studi sull`informale ... Forme semplici intersecazioni di piani o sinfonie di colore, luce, macro. Lavora con la Nikon 801, manualmente, obbiettivo Sigma 35-135 , Nikon SB24 come flash, lenti addizionali. Non usa mai correggere col computer perché con esso si può ottenere qualsiasi forma e effetto il che rende i risultati meccanici, certi, non emozionanti.
La macchina fotografica assume così, pur essendo un mezzo tecnico, un linguaggio che esprime, un poco come la poesia, ciò che percepisce da ciò che la circonda; percezione quasi onirica che vede spesso oltre quello che altri trascurano perdendo una parte della magnificenza che ci circonda. E inoltre,piano piano con fatica e lavoro va verso un tipo di foto che è più vicina alla pittura astratta, onirico metafisica, che non alla fotografia comunemente intesa.
Nel dicembre 2007 ha pubblicato con l’Editore Eupalino un secondo libro di poesie: “Nel cuore dell’inverno”. Sta preparando un terzo libro di poesie e un libro di favole con disegni per bambini, per beneficenza.

Mostre personali :
Vigevano, Calice L. , Finale ligure (3), Milano(5)Torino (4), Bologna (3), Genova (2), Firenze, Parigi(2), Ferrara , Finalborgo, Imperia etc.
Partecipazione a collettive anche a tema e con più opere : Berlino, New York, Hong Kong , Il Cairo,BuenosAires,Milano, Torino, Firenze, Trieste, Trento, Cecina,Sesto Fiorentino,Bologna, Roma, Ferrara, Luxor. Albisola, Spezia, Verona ,Tagliolo Monferrato, Imperia, ecc.

Collettive:
Torino - Spazio donna Sommelier, Praga, Londra, Chicago
partecipazione con proiezione di foto ad ARTEFIERA di Bologna nel 2006 e 2007
Artissima 2010 di Verona.
Biennale di Ferrara 2010
Per i 150 Anni UNITA’ D’ITALIA a Torino, Palazzo Barolo e a Roma al Teatro dei Dioscuri al Quirinale.


QUOTAZIONI *
*Quotazioni riferite dall’artista
Pannelli rigidi 50/70 1/3 € 900,00, se esclusivi € 1.300,00.

Web site: www.amangelinichiarvetto.it

Artisti a Villa Clerici Annamaria Angelini

https://www.youtube.com/embed/2zDHI85dHyo

Angelini Anna Maria

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